Address: Parigi, 60 Rue Charlot, 75003
Since: Ottobre 2012
Head of Operations & Creativity: Rory J. Shepherd
Barmanager: Alex Francis
Opening: 18.00
Last Call: 02.00
Web: www.lrdparis.com
Facebook: Little Red Door
Instagram: @littlereddoorparis
Non Accetta Prenotazioni
Email: contact@lrdparis.com
Telefono: +33 1 42 71 19 32
Situato nel cuore del terzo arrondissement di Parigi, l’esterno sobrio di Little Red Door mette in evidenza la porticina, ma a meno che non vi chiamiate Alice, vi consiglio di usare la porta sulla sinistra dell’entrata. L’ingresso conduce a un cocktail bar invitante, rilassato e accogliente, con luci soffuse, divani e sgabelli da bar molto comodi e un angolo rialzato che come una balconata guarda dall’alto il bancone illuminato dove è facile apprezzare la maestria dei bartenders e la bellezza delle loro preparazioni.
Un locale famoso sia per i parigini che per i turisti, ha ricevuto diversi riconoscimenti per la creatività del menu e per l’accoglienza, il Little Red Door si trova attualmente al numero 24 dei 50 migliori cocktail bar del mondo (2020).
Come ci racconta Alex Francis, il barmanager, gli abitué di solito scelgono le poltroncine al tavolo dove passare la serata davanti ad un cocktail, mentre i posti al bancone sono spesso occupati da chi viene da fuori ed è curioso di scoprire il Little Red Door.
La squadra del bar, molto ben assortita, è attenta al cliente e sempre disponibile a socializzare mentre si ascolta un sottofondo di musica jazz, funk e reggae. Il team abbraccia la scena creativa del quartiere del Marais con i loro menu concettuali. Nonostante la sperimentazione, la carta dei cocktail è facilmente accessibile, e si ispira all’arte, alla percezione del gusto, all’antropologia e alle scienze sociali.
Al bar si preparano tanto i classici quanto creazioni estemporanee nate da una particolare richiesta del cliente, ma come ci ha confermato anche Alex, circa l’80% dei drink serviti sono i signature del menu.
La componente visual delle luci sul banco, crea una vera e propria vetrina che stuzzica lo sguardo degli ospiti, ed è impossibile non lasciarsi incuriosire dai drink al passe.
La carta dei drink è a tutti gli effetti un libro curato nei minimi dettagli che attira l’attenzione degli ospiti invogliandoli a scegliere di provare l’esperienza dei drink legati al concept menu.
Il bar parigino acclamato dalla critica ha lanciato il suo menu annuale, “Don’t Judge A Door By Its Color“, l’11 marzo 2020. L’ultimo concetto sperimentale è un esame della nostra comprensione di sapori e sensazioni. Per creare il nuovo menu, il team del bar ha provato i vari ingredienti ponendosi due domande: che gusto ha un sapore? Come si sente il sapore? Il risultato è uno studio approfondito sia del gusto degli ingredienti che della reazione dei nostri palati.
La collaborazione con il designer parigino Playground assicura che agli ospiti venga presentato un menu ben progettato e di facile comprensione che guida i clienti attraverso un concetto innovativo e nuovo. I cocktail basati sul “gusto” sono classici nel design e essenziali mentre le creazioni dedicate alla “sensazione” danno all’ospite una percezione eccitante e intrigante al palato oltre ad essere presentate in modo stravagante.
Little Red Door presenta un modo innovativo per riconsiderare ingredienti familiari, creando un’esperienza unica per i loro ospiti. Soprattutto, specifica Alex nella nostra chiacchierata, il bar lavora esclusivamente con rodotti di stagione. Questa soluzione potrebbe sembrare limitante, ma in realtà dà carattere alla scelta dei clienti, suggerendo loro la visione che c’è dietro l’offerta del locale, ovvero “una esperienza nel gusto” tipicamente francese.
Non è difficile entrare, ma soprattutto nel weekend capita di fare un po’ di coda all’esterno, c’è di bello però che non vivrete una esperienza caotica, anzi, all’interno del locale si percepisce energia di persone che si incontrano e partecipano ad happening rilassato ma decisamente cool.
Si ringraziano Timothée Prangé, Alex Francis e il Little Red Door per il gentile contributo.