Roma Bar Show
Si è appena conclusa l’edizione 2022 del Roma Bar Show, e subito mi viene da dire che meglio di così non poteva andare. Sarebbe troppo scontato fare i complimenti a chi in questo progetto ci mette anima e corpo per far funzionare tutto (ma avendo visto in parte il lavoro che c’è alle spalle del Bar Show credo che il successo poteva essere solo una certezza). In realtà, come ho detto, non poteva andare meglio perché dopo gli anni passati, il Roma Bar Show per due giorni ha saputo portare benessere alla nostra comunità fatta di bartender, commerciali, responsabili marketing e bevitori affezionati. Ho visto facce felici e sorrisi stampati sul viso di amici che non si rincontravano da troppo tempo.
Ciliegina sulla torta a chiudere la manifestazione è stata l’attesissima finale italiana di Diageo World Class , che ha visto sfidarsi Vincenzo Pagliara, Natale Palmieri e Riccardo Cerboneschi. I tre Campioni del team di Giovanni Bologna sono arrivati a questo giorno super carichi dopo aver affrontato le diverse prove che in questi mesi li hanno visti vincitori mandandoli avanti nelle selezioni per diventare il miglior barman italiano.
Il titolo di World Class Bartender 2022 è andato a Pagliara che dal primo momento ha condotto il gioco con maestria senza tralasciare alcun aspetto della gara, tra coinvolgimento del pubblico e selezione del sound track della sua prestazione Vincenzo ha saputo convogliare l’energia di tutto l’auditorium e trasformarla nel mood giusto che è stato il suo valore aggiunto.
Molto buona la prestazione di Riccardo Cerboneschi, secondo a gareggiare sul Palco, che nonostante uno speech molto sentito e uno speed round veloce e pulito non è riuscito a brillare agli occhi dei giudici. Natale Palmieri non si è risparmiato durante l’intera preparazione del suo setup impegnandosi in uno storytelling delle ricette a dir poco pericoloso data la compagine della giuria, purtroppo però nonostante la sua performance, si è notata la differenza di stile e di anzianità al bancone rispetto ai suoi avversari.
A dirla tutta in questa gara ho trovato impeccabile tecnica e tanto Cuore da parte di tutti e tre i contendenti, ma mentre seguivo la gara di Vincenzo il suo sorriso più schietto, che a tratti ricorda quello di un Sylvester Stallone anni ’90, e l’espressione da ragazzo timido hanno lasciato il posto al “the eye of the tiger”. Un forte luccichio negli occhi che trasmetteva carisma e tanta determinazione e voglia di vincere.
Si perché oggi più che mai Pagliara aveva nel suo mirino la vittoria della World Class, e non solo perché la meritava, ma perché in primis lo doveva a sé stesso dopo aver mancato lontanamente l’obiettivo l’ultima volta.
Dopo un Tommy’s inserito nel set up in extremis (dietro ogni grande campione c’è sempre un ottimo team), nell’aria si percepiva che Vincenzo aveva fatto breccia nella attenzione della giuria composta da Annalisa Testa, Robert Simmonson e Franco Gasparri, che si sono lasciati travolgere dalla sua showmanship e da un grande carisma.
Pagliara oggi è stato inarrestabile e irresistibile, o se vogliamo usare le parole di Antonio Parlapiano che faceva parte della giuria tecnica insieme a Patrick Pistolesi e Flavio Angiolillo, Vincenzo è stato semplicmente World Class.
Seppur spaventato dal non essere abbastanza veloce nello speed round, in realtà il campione 2022 sin dai primi dieci minuti che precedono la gara ha saputo fermare il tempo, scandendo ogni mossa ogni azione e ogni parola in modo tale che noi spettatori e i sei giurati fossimo rapiti dalla sua energia “Folk” e dalla ricchezza di quel momento.
Che il ragazzo avesse stoffa lo si capì subito quando da esordiente e appena maggiorenne, al suo debutto in un “friendly” contest sbaragliò una schiera di dinosauri dello shaker sfoggiando semplicità mista a grande talento. Ma come lo stesso Pagliara ha precisato durante la gara, questa finale di World Class non è un punto di arrivo per lui, dunque godiamoci insieme il viaggio che lo porterà alla Finale Mondiale di DIAGEO WORLD CLASS che si terrà a settembre.
Forza Vincenzo Pagliara!
