Daiquiri

Daiquiri

Bicchiere: Coppetta da cocktail

Metodo: shake & strain

Decorazione: Rondella di lime

Ingredienti:

  • 60 ml di Rum chiaro Cubano
  • 30 ml di succo fresco di lime
  • 2 barspoon di zucchero granulare superfino

Preparazione:

Potremmo utilizzare da 15 a 22 ml di zucchero nella ricetta per essere più veloci, ma in realtà il modo in cui viene disciolto lo zucchero nel daiquiri è molto importante in termini di diluizione e di sapore, per non perdere l’equilibrio tra la parte acida del lime e il carattere del rum.


All’interno di uno shaker sciogliamo i due cucchiai di zucchero nel succo di lime appena spremuto fino a che la miscela non sia omogenea e completamente satura, a seguire aggiungiamo il rum e riempiamo lo shaker con il ghiaccio, procediamo con una shakerata abbastanza energica per creare la texture del drink ma senza perdere il controllo sulla diluizione, e versiamo il drink in una coppetta ben raffreddata
La decorazione più classica è una rondella di lime.
Nota sugli ingredienti: la ricetta di inizio ‘900 prevedeva l’utilizzo dell’originale rum Bacardi Carta Blanca che così come veniva prodotto sull’isola aveva una gradazione intorno ai 44,5 % abv, quindi per restare quanto più possibile fedeli alla ricetta originale non dobbiamo considerare rum troppo leggeri e dal sapore piatto.
Un Daiquiri riesce bene se il rum che si utilizza presenta sapori erbosi e speziati che conferiscono carattere al drink, dunque usiamo un rum che sia “corposo” e che possa esaltare il sapore finale del cocktail senza lasciarsi coprire dall’acidità del lime o dalla dolcezza dello zucchero.
Certamente la scelta del rum influenza e non poco il risultato finale nella ricetta, ma si potrebbe anche pensare a una miscela di rum per rendere più accattivante il sapore del daiquiri, per esempio utilizzando 45 ml di rum con stile spagnolo e caricando il sapore con 15 ml di rhum agricole.

La Storia:

Nelle origini di una ricetta così famosa c’è sempre una convergenza di usanze, tradizioni e cultura popolare. Prima che qualcuno parlasse di un drink chiamato Daiquiri a Cuba si era soliti bere il Canchànchara, una miscela di rum, succo di lime, e melassa (alcune ricette riportano miele, ma ritengo si tratti piuttosto di una imprecisa traduzione dallo spagnolo). Questi ingredienti sono molto utilizzati nelle varie bevande caraibiche di qualsiasi latitudine, ed è difficile parlare di una ricetta “originale”, ma volendo essere precisi si può senza dubbio dire che la pratica di miscelare aguardiente, zucchero e succo di lime fu diffusa dai marinai inglesi che sbarcavano ai Caraibi fin dal XVII sec., infatti a tale proposito Brown e Miller riportano nel loro libro l’introduzione del Punch a Cuba nel 1660.
Questo drink fu reso celebre da Emilio “Maragato” Gonzàlez, un cantinero cubano che lavorava all’Havana all’inizio del ‘900, ma la paternità della ricetta è dell’ingegnere americano Jennings S. Cox. Jr. , direttore delle miniere di Daiquiri non lontano da Santiago.
In una lettera all’editore del giornale El Pais, l’ingegnere F.D. Pagliuchi racconta di come insieme al suo collega dopo una riunione di lavoro decisero di bere un drink, e in mancanza di gin e vermouth provarono a miscelare in uno shaker rum chiaro, succo di lime e zucchero.
Dalla casa dell’ingegnere la ricetta si spostò velocemente al bar dell’American Club di Santiago e poi all’Havana dove il Daiquiri è stato consegnato alla storia .

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