Bicchiere: Coppetta da Cocktail
Tecnica: Shake & Strain
Decorazione: Ciliegina al Maraschino
Ingredienti:
- 60 ml di Rum giovane Cubano
- 60 ml di Succo fresco di Ananas
- 5 ml di Maraschino
- 5 ml di Granatina
Preparazione:
Versare gli ingredienti in uno shaker con ghiaccio.
Agitare per 12-15 secondi fino a quando il cocktail non è ben freddo.
Filtrare in una coppetta ghiacciata, usando anche un colino per trattenere piccole schegge di ghiaccio.
Decorare con una ciliegina.
Note sugli ingredienti:
Questo cocktail dal colore rosa pallido, ha un perfetto equilibrio tra le note fruttate e il sapore deciso del rum. Dolce ma non stucchevole, questo drink arriva al palato con un sapore che evolve durante l’assaggio. Al primo sorso è fresco e rotondo, e prosegue con un sapore corposo e deciso dove si distingue nettamente lo spirito della canna da zucchero.
La scelta migliore per dare carattere al drink ricade su un ron cubano che abbia fatto poca botte, il rum cubano più diffuso in commercio ha una indicazione di tre anni. Il distillato deve dare un sapore pulito e raffinato, in base alle preferenze potremmo anche scegliere un altro rum giovane di stile spagnolo e dal corpo leggero, dalle isole dei Caraibi ad esempio portoricano oppure dominicano. Se si preferisce un rum dal sapore pieno e deciso, vale la pena provare con un blend, esistono due o tre etichette che uniscono rum giovani di provenienze diverse (Barbados, Trinidad, Jamaica) e che prendono il meglio del profilo organolettico dalle lavorazioni di ciascun prodotto.
Il maraschino lega insieme gli aromi e fa da sponda per dare corpo e profondità di sapore.
Il succo di Ananas deve essere preferibilmente fresco, per dare al drink note profumate di frutta esotica, magari si può utilizzare un estrattore oppure una centrifuga, e rigorosamente deve essere senza zucchero per non appesantire il sapore del cocktail.
La Granatina dà corpo al cocktail ed in particolare in base alla quantità di zucchero contenuto, ne definisce la dolcezza. Nonostante in commercio si trovino prodotti di ottima qualità, è sempre raccomandabile preparare una granatina home made (a breve il link).
La realizzazione dello sciroppo è sostanziale per la buona riuscita di un Mary Pickford, soprattutto perchè influisce tanto sulla parte zuccherina quanto sul colore. Gli errori più comuni relativi a questa ricetta sono un tono rosso acceso che spesso vuol dire anche eccessivo zucchero, oppure un tono marroncino, lontano dal rosa delicato, che significa scarsità di sapore e magari ossidazione.
La Storia:
Se Charlie Chaplin è l’icona legata ai film muti, il volto femminile delle pellicole senza sonoro è senza dubbio “America’s Sweetheart” Mary Pickford.
Una attrice dalla forte personalità che, tra le altre cose, nel 1919 insieme a Douglas Fairbanks, e Chaplin fondò la United Artists.
La storia tramandata a Cuba racconta che negli anni ’20 in piena era proibizionsta questo drink fu dedicato all’attrice. All’epoca diversi artisti di Hollywood erano soliti visitare l’isola. A quei tempi Mary Pickford (al secolo Gladys Smith) era a Cuba per le riprese di un film in compagnia del marito e di Charlie Chaplin. Si narra che sia stato il marito della attrice, Douglas Fairbanks, a commissionare un drink con il nome di Mary Pickford a Fred Kaufman mentre lavorava al bancone del bar dell”Hotel Sevilla de l’Havana.
Spesso la nascita del drink la si lega al nome dell’Hotel Nacional de L’Havana, ma in realtà l’albergo non fu costruito prima del 1930.
Non ci è dato sapere se il drink venisse già miscelato prima o se sia stato una giusta intuizione del momento, ma di sicuro la ricetta ha trovato grande successo quando fu legata al nome della “fidanzata d’America”.
In realtà la paternità della ricetta è contesa tra Eddie Woelke, ai tempi in cui lavorava all’Havana Jockey Club, e Fred Kaufman, due barman che trovarono fortuna a Cuba durante il momento “secco” degli Stati Uniti.
Ma alla luce di buona parte dei testi rintracciati, lascerei “El Presidente” a Woelke e il “Mary Pickford” a Kaufman.
Il primo libro a riportare un cocktail con il nome Mary Pickford è il ricettario del 1924 “Manual de Cantinero” di León Pujol & Oscar Muñiz, dove sebbene sia chiaro il riferimento al drink dell’Hotel Sevilla, la ricetta è ben diversa, c’è gin al posto del rum e per la prima volta viene menzionato il maraschino.
La prima traccia di un Mary Pickford fatto con rum la troviamo nel libro del 1928 “When It’s Cocktail Time In Cuba” di Basil Woon. Questo libro non è affatto un ricettario, piuttosto è un racconto di come, e in quali posti, si poteva bere un cocktail a Cuba, che ai tempi del Proibizionismo era la meta preferita dei bevitori americani. Woon si sofferma a raccontare che il drink fu creato durante il soggiorno all’Havana delle tre celebrità di Hollywood e spiega che la ricetta è composta da tre soli ingredienti: due terzi di succo di ananas, un terzo di Bacardi, e 1 dash di granatina.
Dalla ricetta del ’28 si nota la evidente mancanza del maraschino, anche il Manuale dei Cantineros del 1930 riporta una versione della ricetta con parti uguali di rum e ananas, uno spoon di granatina, ma senza maraschino.
La versione più simile a quella preparata oggi la troviamo nel “Savoy Cocktail Book” del 1930. Craddock mantiene inalterata la ricetta dei Cantineros con parti uguali di Rum e succo d’ananas, uno spoon di granatina, ma vi aggiunge 6 gocce di maraschino.
Il passaparola sull’isola diede spesso diverse interpretazioni del cocktail.
Un esempio è il menu dello Sloppy Joe, che dal 1931 al ’33 riporta un interessante cambio di ricetta: la prima versione non portava maraschino e prevedeva parti uguali di vermouth dry, rum, succo d’ananas e gocce di granatina e orange curaçao, ma già nella edizione del 1932-33 il drink veniva proposto alla maniera attuale.
A dire il vero la confusione su questa ricetta non riguardava solo gli ingredienti, ma anche il nome, infatti spesso veniva indicato come “Havana” o anche “Cuban Caresse“.
Nella sezione dedicata ai cocktail aromatici a base di rum, del suo “The Fine Art Of Mixing Drinks”, Embury spiega la differenza tra un “El Presidente” e le diverse varianti e specifica l’errore nel confondere un Mary Pickford con un Havana. In questo modo ci ha dato soprattutto una diversa lettura anche in merito alla paternità del drink.
Il Mary Pickford fu inserito già nel primo ricettario Iba del 1961, e la ricetta appariva così: “Mezza parte di Rum Bianco, mezza parte di succo d’ananas fresco, 1 cucchiaio di Granatina e 6 gocce di Maraschino. Si prepara nello shaker agitando velocemente con poco ghiaccio. E’ servito nel bicchiere da cocktail o nel calice da vino.